Nato a Roma il 10 febbraio 1985, Dario, esattamente come molte altre future star del poker, si appassiona in giovane età al celebre gioco di carte Magic: l’Adunanza, che lo porta a viaggiare in giro per i tornei e a ottenere i primi risultati di grande rilievo. La sua carriera da giocatore di carte subisce una frenata con l’inizio del percorso universitario nella facoltà di psicologia. Questo non gli impedisce tuttavia di iniziare a cimentarsi nelle prime partite di poker online. Fino a quel momento Minieri, che nel corso degli anni ha anche acquisito il soprannome di “Supernova”, aveva raccolto esperienza soltanto nel draw poker (specialità tra le quali rientra anche il cosiddetto “poker tradizionale”, che ha sempre avuto un grande successo nella nostra penisola). Proprio la decisione di passare alle sale da gioco online gli consente di entrare a contatto per la prima volta con il Texas Hold’em.
Gli inizi sono caratterizzati dalla partecipazione a tornei Sit and Go con bassi buy-in, ma il bankroll del giovane talento cresce in breve tempo, registrando un importante abbrivio con il primo grande risultato in un torneo online: una vincita da 12.000$ in occasione di un evento con un rebuy da 10$.
Questo episodio rappresenta una vera e propria svolta nella vita di Dario, il quale, rinfrancato e incoraggiato da questo successo, opterà di lì a poco per una svolta radicale (che anche in questo caso lo accomuna a tanti altri colleghi): decide infatti di abbandonare gli studi accademici per potersi dedicare a tempo pieno al gioco nelle sale da poker in rete. Nei mesi successivi il giocatore romano continua a cimentarsi quasi esclusivamente in eventi online, con un particolare occhio di riguardo per i Sit and Go Heads Up ad alti stakes; riesce così ad accumulare un bottino del valore di centinaia di migliaia di dollari.
Nel 2006 arriva un’altra vincita di rilievo quando, in virtù della propria presenza e dei propri risultati ai tavoli da gioco, Minieri conquista oltre tre milioni di punti FPP (Frequent Player Points): una quantità sufficiente per portarsi a casa una Porsche Cayman. Nello stesso anno, Dario ottiene il primo piazzamento a premi in un evento EPT grazie al raggiungimento del 22º posto nell’EPT Grand Finale di Monte Carlo, col quale si aggiudica una somma di 20.235$. Alla tenera età di 21 anni, è pronto per la prima partecipazione all’evento principe del poker sportivo: le World Series of Poker. A luglio si dirige così a Las Vegas, dove prende parte al piatto forte di quei giorni, vale a dire il Main Event. Minieri si presenta come un perfetto carneade (al punto che un organo di stampo in quei giorni riporta erroneamente il suo nome come “Roma Dario”), ma riesce subito a mettere in mostra il proprio stile di gioco particolarmente aggressivo, che gli consente di chiudere la terza giornata di torneo con più fiches accumulate rispetto a chiunque altro. Il torneo si conclude con un risultato di tutto rispetto: un 543º posto che gli frutta una vincita di 22.266$ e che cattura l’attenzione delle emittenti televisive. A ottobre arriva il primo tavolo finale all’European Poker Tour, con il terzo posto conquistato nella tappa di Baden (per un premio di oltre 150.000$).
Nel 2007 Dario ottiene altri due piazzamenti a premio in occasione delle WSOP grazie alla 27ª posizione nel $1.000 No-Limit Hold’em con rebuy e, soprattutto, a un’altra grande cavalcata nel Main Event, che questa volta lo vede chiudere al 96º posto (per una vincita di 67.535$). Il successo arriva anche nelle competizioni online: il 30 dicembre dello stesso anno, Dario si impone in tre differenti tornei (un $5.000 High-Stakes Freezeout, un $215 Rebuy e un High Stakes Showdown), aggiudicandosi una somma complessiva di circa 200.000$.
Il 2008 è un anno importante non solo per il giocatore romano, ma anche per il poker italiano più in generale. Si disputa infatti l’edizione inaugurale dell’EPT di Sanremo che, come suggerito dal nome ufficiale del torneo, va ad impreziosire il principale circuito europeo. Minieri, incitato da amici e tifosi tricolori, conquista un posto al tavolo finale. Al termine di una mano rocambolesca persa contro Jason Mercier si deve accontentare della terza piazza, che gli garantisce comunque una vincita da 451.532$. Appena due mesi dopo si reca nuovamente nella Città del peccato per la sua terza partecipazione alle World Series of Poker. Nell’occasione arriva la sua vittoria più ricca e prestigiosa, che coincide con l’apogeo della sua carriera da poker pro: la conquista dell’evento $2.500 Six-Handed No Limit Hold’em, giunta al termine di una prestazione dominante che l’ha visto tra l’altro approdare al tavolo finale in qualità di chip leader. Minieri, presentatosi con l’amata sciarpa della Roma al collo (uno dei suoi marchi di fabbrica), si impone su Seth Fischer nel testa a testa finale, aggiudicandosi contestualmente il braccialetto d’oro e la somma di 528.418$. La sua vittoria ha fatto il paio con il braccialetto WSOP conquistato in quegli stessi giorni da Max Pescatori nel $2.500 Pot-Limit Hold’em/Pot-Limit Omaha, il che ha decretato una vera e propria edizione trionfale per i nostri colori. La ciliegina sulla torta nel 2008 di Minieri è arrivata con altri due piazzamenti a premio nell’EPT con i risultati ottenuti a Varsavia e al Main Event di Praga.
Il 2009 e il 2010 non sono state annate altrettanto luminose per Dario, il quale in queste due stagioni ha comunque ottenuto rispettivamente un montepremi complessivo di 180.253$ e 191.983$ in competizioni live. Da menzionare in particolare il 7º posto al WPT di Venezia e la vittoria all’EPT No Limit Hold’em - High Roller di Varsavia, entrambi conquistati nel 2009. L’anno successivo, invece, mette a segno un altro risultato di prestigio alle World Series of Poker, con l’ottava piazza finale al $10.000 Seven Card Stud Hi/Lo Championships, accompagnato poi dal trionfo nel €3.500 No Limit Hold’em all’IPT di Sanremo.
Negli anni successivi arriva qualche altro piazzamento degno di nota, anche se il giocatore capitolino va via via sparendo dai grandi palcoscenici del poker mondiale. Di sicuro la sua serenità al di fuori delle poker room non viene favorita dall’operazione “All-in”, un’iniziativa messa in atto dall’Agenzia delle Entrate di Roma, che contesta alla “Supernova” la mancata dichiarazione delle vincite acquisite all’estero nel 2006 e nel 2009. La vicenda si trascina fin dentro le aule di tribunale in cui, è bene ricordarlo, alla fine viene data ragione al pokerista romano, anche in virtù della posizione della Commissione Europea, la quale ha ricordato il divieto di doppia imposizione fiscale in vigore all’interno dell’Unione Europea. Un’altra possibile causa del declino di Minieri va forse ricercata nell’evoluzione del gioco negli ultimi anni. Mentre il suo stile super aggressivo poteva risultare particolarmente efficace nel primo decennio degli anni 2000 (quando erano ancora ben pochi i giocatori in grado di sfruttare questo atteggiamento ai tavoli da gioco), nel corso del tempo i pokeristi sono riusciti lentamente a trovare le contromisure e a sviluppare le tecniche per fronteggiare con maggior successo questo tipo di avversari.
Questo non scalfisce minimamente la grande carriera di Dario, riconosciuto unanimemente come una delle prime stelle nel firmamento del poker italiano.