I giocatori di poker possono essere divisi in varie categorie di stili di gioco.

Tra queste, la principale è senza dubbio quella di tight-aggressive player – abbreviata in “TAG”.

In questo articolo, esamineremo:

  • Cos’è esattamente un giocatore tight-aggressive.
  • Come riconoscerlo.
  • Le sue classiche mani iniziali.
  • Differenza con un loose-aggressive player (LAG)
  • Come lo si può sfruttare

Definizione di tight-aggressive

Semplificando, un giocatore tight-aggressive è quello che tende a giocare pochissime mani iniziali. Di solito, quando decide di giocare una mano lo fa in maniera aggressiva. Non gli piace vedere con le sue mani forti; piuttosto punta o rilancia per mandare via gli avversari o far loro pagare un prezzo enorme per vedere altre carte.

Questo stile di gioco è diverso da quello di un “rock”, o “nit”, che tende a giocare un range pre-flop ancora più ridotto (soprattutto da late position), e non ha l’aggressività di un tipico giocatore tight-aggressive. 

Riconoscere i giocatori tight-aggressive

Il metodo più semplice e sicuro per riconoscere un giocatore tight-aggressive consiste nell’osservare quante mani gioca e quanto aggressivamente lo fa. Se dopo un paio di giri completi un avversario ha giocato solo il 15-20% delle mani, di solito rilanciando o 3-bettando, allora stai affrontando quasi sicuramente un giocatore tight-aggressive.

Puoi confermare questa impressione osservando qualsiasi mano che viene mostrata o altrimenti esposta. Se molte tra queste sono mani iniziali molto forti, puoi concludere che i tuoi sospetti erano motivati.

Potresti riuscire a riconoscere gli avversari tight-aggressive anche senza aspettare due giri completi. Esistono altre “caratteristiche secondarie” tipiche dei giocatori tight-aggressive. Tendono a tenere le proprie fiches in pile regolari da 20. A volte allineando le strisce sui bordi.

Fiches allineate?

Fisicamente, puntano le proprie fiches in modo preciso e ordinato. Sono spesso molto seri e scrupolosi. Non significa che i giocatori loose-aggressive o gli altri tipi di giocatori non si comportino così. È solo che di solito la maggior parte dei giocatori tight-aggressive si comporta così.

Infine, ricordati che i giocatori più bravi potrebbero cambiare il proprio stile (o “cambiare marcia”) proprio quando pensi di averli capiti. Sii quindi pronto a modificare il tuo giudizio, anche dopo averlo confermato.

Range del giocatore tight-aggressive

Chiaramente, il range di un giocatore tight-aggressive varierà a seconda della sua posizione. In particolare, in early position potrebbe essere non più ampio di QQ+ (QQ, KK, AA) e AK. In middle-position, potrebbe ampliare il proprio range includendo TT+, ATs+, KQs, QJs e JT, per allargarlo ulteriormente in late position con AT+, A2s+, KQs, KJs, QJ e tutti i 22+.

Ovviamente nei range di ogni particolare giocatore, TAG inclusi, può esserci ogni tipo di scostamento: gradi di tightness e gradi di aggressività. Analogamente, tali range non sono necessariamente statici, in quanto i giocatori potrebbero essere più tight o più loose al variare del loro umore, delle condizioni di gioco e degli avversari.

Possono avere un certo calling range, ma tendenzialmente più stretto di un giocatore non tight-aggressive. Di solito il giocatore TAG rilancia con tutto il proprio range in early e middle position, e vede da late position solo con coppie 22-88 e Assi suited A2-A9.

I giocatori tight-aggressive sono anche pronti a 3bettare in molte situazioni in cui la forza della loro mano lo giustifica. Per cui, ad esempio, il loro 3-bet range include probabilmente KK, AA e forse AK e QQ da early position; JJ+ e AK da middle position, e TT, AK e AJs+ da late position. Ricorda che i singoli TAG potrebbero giocare ognuno range più ampi o più ristretti di quelli appena indicati.

È importante rendersi conto che lo stile di gioco TAG non esclude la possibilità di includere raising range e 3-bet range più ampi, e addirittura un ragionevole numero di bluff. I bravi giocatori tight-aggressive potrebbero adattare il loro range per adeguarsi alle condizioni generali del tavolo, della propria immagine e di particolari avversari, proprio come farebbe qualsiasi bravo giocatore.

Solo, generalmente il suo range è più stretto rispetto agli altri giocatori del tavolo e lui tende a essere più aggressivo di un giocatore normale quando gioca le proprie mani.

Tight aggressive (TAG) contro loose aggressive (LAG)

Un giocatore loose-aggressive (LAG) gioca più probabilmente un range molto più ampio rispetto al giocatore tight-aggressive, e aggressivamente. Questa strategia prevede di rilanciare e 3bettare con maggiore leggerezza. Un giocatore tight-aggressive avrà standard più elevati di rilanci e di 3 bet rispetto a un LAG.

Un modo semplice per capirlo consiste nell’osservare il range di un giocatore TAG da late position. Include molte mani sub-premium come Assi suited e altre mani non abbinate. Il giocatore loose-aggressive potrebbe giocare questo range da ogni posizione pre-flop – e lo farà per un rilancio o per una 3bet.

Pregi e difetti dello stile tight-aggressive

Non c’è niente di intrinsecamente forte o debole nello stile di gioco tight-aggressive, come del resto in qualsiasi altro stile di gioco. Tutti i metodi di gioco possono essere impiegati da un esperto per vincere soldi da un pollo, mentre i giocatori deboli perderanno indipendentemente dallo stile di gioco adottato. A questo proposito, non esiste uno stile di gioco evidentemente o decisamente migliore di un altro. I grandi giocatori che usano uno stile tight-aggressive riescono a vincere un sacco di soldi da avversari mediocri. Ma, altrettanto possono fare i giocatori loose-aggressive. 

  • Cambiare marcia
    È fondamentale riconoscere i pregi e i difetti di ogni stile, e cambiare marcia (passare da uno stile di gioco ad un altro) nel momento i cui i tuoi avversari lo riconoscono. Per cui, quando iniziano a cambiare il proprio gioco per adattarsi al tipo di giocatore che ti ritengono essere, dovresti passare a uno stile diverso. Quando finalmente notano questo cambio, tu cambi di nuovo, all’infinito, fino a quando non li hai trasformati in una tremante poltiglia di insicurezza e finiscono per abbandonare il tuo tavolo con lo spirito e le finanze a pezzi.


    Ora di cambiare marcia?
  • Prevedibilità
    Il gioco tight-aggressive tende a essere più prevedibile rispetto al loose-aggressive, dato che il range pre-flop più ristretto riduce il probabile range con l’avanzare della mano. Dato che il range TAG iniziale è molto più ridotto, gli avversari perspicaci riusciranno più facilmente a portare un giocatore tight-aggressive su un range molto ridotto. Questo scenario si verifica meno con un LAG, che inizia con un range molto più ampio, per cui spesso non è chiaro se un flop, un turn, o un river hanno aiutato la sua mano.

  • Varianza minore
    Un vantaggio del giocatore tight-aggressive sul loose-aggressive è che il suo gioco è meno dispendioso di quello loose-aggressive, ha una varianza minore. Giocando molte meno mani del LAG, il TAG spende molti meno soldi su mani speculative. Con meno mani, in un range più forte rispetto alle sue controparti LAG, affronterà meno varianza. Può quindi finanziare il proprio gioco con un bankroll iniziale minore.
     
  • Puntate aggressive
    Lo stile tight-aggressive ha molti vantaggi contro avversari inferiori che non stanno molto attenti allo stile degli altri giocatori, e quindi non modificano di conseguenza il proprio gioco. Questo tipo di giocatore vincerà soldi dai propri avversari quando fa puntate aggressive con le sue quality hand più alte, ma non perderà o sprecherà denaro giocando aggressivamente con le mani di valore inferiore. Non dovrà giocare come se avesse un ampio range, dato che i suoi avversari non saranno abbastanza osservatori o abbastanza disciplinati da evitarlo quando è aggressivo in modo selettivo

D’altro canto, essendo più prevedibile, gli avversari osservatori ed esperti impareranno a evitarlo quando è aggressivo, riducendo le sue vincite probabili. Quindi, anche se le sue perdite saranno probabilmente minori, lo stesso varrà per le sue potenziali vincite.

In generale, se un TAG farà meglio di un LAG dipenderà da quanto è complessivamente bravo come giocatore e da quanto sono scarsi i suoi avversari. Non c’è niente di intrinseco nello stile di gioco che determina se il TAG vincerà o perderà di più sul lungo periodo rispetto al LAG.

Tecniche di sfruttamento dei giocatori tight-aggressive

Una volta identificato un giocatore tight-aggressive, potrai cercare di sfruttarlo. La tua capacità di farlo dipenderà almeno in parte da quanto lui è bravo e da quanto riuscirà ad adattare il proprio gioco una volta notati i tuoi tentativi di sfruttarlo.

Ma, supponendo che non sia migliore della media, ecco alcune tecniche che dovrebbero funzionare:

Aggressività = forza

Innanzitutto devi capire che la sua aggressività indica generalmente una forza reale. Per cui quando punta o rilancia non assecondarlo, a meno che tu non abbia una mano già forte o un buon potenziale di progetto. Se è particolarmente tight, faresti proprio meglio a non giocarci contro.

Parteciperà a così poche mani che non dovrai preoccuparti della tua possibilità di guadagnare soldi dagli altri giocatori seduti al tuo tavolo. Ti basta decidere di passare la tua mano nelle rare occasioni in cui punta – e aspettare la mano successiva, alla quale è improbabile che partecipi dato che non ha Assi o Re.

Giocare mani speculative conto i TAG testardi

Contro altri giocatori tight-aggressive, che hanno almeno un range ragionevolmente ampio – soprattutto da late position – puoi usare qualche “mossa” per trarre un po’ di profitto. I giocatori tight-aggressive tendono a continuare a portare avanti le proprie mani oltre il flop e il turn, anche quando altri giocatori potrebbero migliorare.

Di conseguenza, con i loro rari AA, KK o QQ da early position, continueranno a puntare senza migliorare, con somme crescenti a ogni puntata – cercando di trarre il massimo profitto dal ristretto range che giocano.

Coppia d'assi

Dato che giocano così poche mani, non sono tenuti a rispondere al fuoco come un giocatore loose-aggressive. Tendono a essere “testardi” quando hanno una delle loro poche mani giocabili, non volendo mollare. Puoi vedere i loro rilanci in pre-flop con mani speculative. Se non esce la carta giusta, passerai la loro puntata al flop. Ma se esce quella giusta, li lascerai puntare fino a ridursi alla penuria contro la tua doppia coppia, i tuoi tris e colori.

La posizione è molto importante, dato che prima di entrare in una mano contro di lui vuoi vedere come punta. Con lo stile rudimentale del suo gioco tight-aggressive, la sua puntata sarà come una finestra sulla forza reale della sua mano. Puoi giocargli contro come se avesse le carte scoperte.

Esempio di sfruttamento di un tipico TAG

Ecco un esempio di come potrebbe svolgersi questa strategia exploitative contro un tipico giocatore tight-aggressive (ricorda che non la sto consigliando contro un giocatore solido, ma piuttosto contro un giocatore tight-aggressive medio, mediocre o peggio).

In una partita $1/2 con uno stack effettivo di $500 sei in cutoff al pre-flop contro l’eventuale Villain, un tipico giocatore tight-aggressive. 

UTG passa
UTG+1 vede $2
UTG+2 passa
UTG+3 passa

Villain è in posizione lo-jack. Rilancia a $15.

Tutti passano. Tu hai Qh Th.

Se fosse un TAG particolarmente tight, dovresti passare e basta – ragionando che non è necessario mettersi a lottare contro di lui. Passare è senza dubbio un’opzione ragionevole e sicura conto un TAG particolarmente tight; ricorda il mantra “non date da mangiare al nit” e aspetta semplicemente un’altra mano.

Ma, supponendo che non sia così tight, allora puoi vedere anche se sai di essere molto indietro, perché $15 sono solo il 3% del tuo stack e ti danno forti implied odds se riesci a fare doppia coppia, tris, colore o scala.

Da giocatore tight-aggressive tipico, continuerà a puntare somme sempre crescenti. Puoi quindi vedere la sua puntata al flop, e rilanciarlo al turn oppure aspettare che ti regali le sue fiches al river.

Usare il bluff mirato

L’altra mossa che potrebbe funzionare contro alcuni dei migliori giocatori tight-aggressive consiste nel rilanciarli in maniera mirata al flop come bluff – per portarli a liberarsi della loro mano nel timore che sia diventata la seconda migliore.

Essendo selettivi, alcuni buoni giocatori tight-aggressive sono ancora consapevoli della possibilità che ogni tanto il flop possa portare al proprio avversario una mano molto forte, che supera la loro probabile coppia premium.

Se, ad esempio, rilanciano in pre-flop e tu vedi, e al flop esce un Asso, loro puntano e tu inaspettatamente rilanci. Potrebbero allora immaginare che, dato che ciò gli capita così raramente, farebbero meglio a non rischiare nel caso tu abbia fatto doppia coppia all’Asso o, peggio, tris. Probabilmente passeranno, congratulandosi da sé per il proprio eccellente laydown (potrebbero addirittura dimostrartelo).

A volte chiameranno il tuo rilancio al flop, nella speranza di un turn perfetto, e dovrai quindi fare un’altra puntata per farli passare. Di nuovo, usata in maniera molto mirata, si tratta di una mossa spesso efficace contro l’avversario tight-aggressive ragionevolmente buono, (ma non eccezionale).

Confronto tra giocatore tight-aggressive (TAG) e loose-aggressive (LAG)

Comparing Tight Aggressive Player to Loose Aggressive Player

In conclusione

Le partite di poker sono popolate da ogni sorta di giocatori con stili di gioco molti diversi. Dovrai essere in grado di identificare proprio il tipo di giocatore che hai di fronte, per poter mettere in pratica le tattiche adatte a sfruttarlo.

Fortunatamente, i giocatori tight-aggressive sono relativamente facili da individuare. Se sono molto capaci, dovresti evitarli del tutto. Altrimenti, puoi guadagnare a loro spese applicando alcune delle tattiche trattate in questo articolo.

Ashley Adams è un giocatore di poker di successo dal 1993, mentre dal 2000 si occupa del gioco anche in qualità di scrittore. È autore di oltre 1.000 articoli sul tema e ha scritto anche tre libri di strategia sul poker: Winning 7-Card Stud (Kensington 2003), Winning No Limit Hold'em (Lighthouse 2012) e, più recentemente, Winning Poker in 30 Minutes a Day (D&B Poker, 2020). È anche conduttore del programma radiofonico sul poker "House of Cards".